Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)

novità in materia di reporting di sostenibilità

Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)

 

Il Consiglio dei ministri del 10 giugno ha approvato in via preliminare, lo schema di Decreto legislativo di recepimento della Direttiva (UE) 2022/2464 la c.d. “Corporate Sustainability Reporting Directive” o CSRD, che contiene le nuove regole per la rendicontazione societaria di sostenibilità ed il coordinamento del quadro normativo nazionale in materia di rendicontazione di sostenibilità e di attestazione della conformità della rendicontazione. La CSRD impone obblighi di rendicontazione più rigorosi rispetto alla precedente Direttiva NFRD (Non-Financial Reporting Directive).

Le principali novità della Direttiva Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) rispetto alla Non Financial Reporting Directive (NFRD) sono:

1) l’estensione dell’obbligo di comunicazione societaria sulla sostenibilità ad un numero di aziende più ampio;

2) una rendicontazione più dettagliata attraverso il principio della “doppia materialità” e quello di “due diligence”;

3) l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità secondo un set di standard europeo;

4) informazioni più dettagliate su modello di business sui rischi e opportunità legati alla sostenibilità.

La CSRD avrà un impatto significativo su un ampio numero di aziende. Le imprese che in precedenza non erano soggette agli obblighi di rendicontazione non finanziaria dovranno adeguarsi ai nuovi requisiti. In particolare, anche le PMI quotate sono tenute ad affrontare un notevole cambiamento nei loro obblighi di rendicontazione, per integrare la sostenibilità nelle scelte strategiche e nei processi aziendali, consapevoli che la crescita e il successo delle organizzazioni dipendono anche e soprattutto dalle persone e dal territorio in cui operano.

L’introduzione della CSRD rappresenta un cambiamento rilevante nel panorama della rendicontazione aziendale, ponendo l’accento sulla trasparenza e la responsabilità in materia di sostenibilità. La conformità a queste normative non solo contribuirà a migliorare la reputazione aziendale, ma permetterà anche di accedere a nuove opportunità di mercato e di finanziamento, allineandosi agli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello europeo e globale.

 

Tempi di attuazione della Direttiva

 

La Direttiva (UE) ha previsto tempi di attuazione e scadenze diverse a seconda delle dimensioni delle imprese:

– grandi imprese di interesse pubblico: obbligate a partire dal 1° gennaio 2024;

–  grandi imprese non quotate: obbligate dal 1° gennaio 2025;

– piccole e medie imprese quotate: obbligate dal 1° gennaio 2026;

– imprese di paesi terzi (extra UE): obbligate dal 1° gennaio 2028.​

Ciò che emerge chiaramente è l’intento del legislatore comunitario di ampliare progressivamente la platea delle imprese tenute a predisporre i bilanci di sostenibilità.

 

Informativa novità 2024

 

Lo Studio De Marco, nell’ambito dei propri servizi professionali, ha inteso offrire alla Clientela un proprio contributo finalizzato a garantire il rispetto degli adempimenti e delle scadenze a cui sono tenuti contribuenti.

Con la instant brochure realizzata dallo Studio De Marco si dà una informativa alla Clientela sulle novità introdotte dalla Direttiva (UE) 2022/2464 Corporate Sustainability reporting Directive.

È possibile effettuare il download della Circolare sulle novità in materia di CSRD .

Se vuoi saperne di più scarica gratuitamente e senza registrazione la Circolare sulle novità in materia di reporting di sostenibilità dello Studio De Marco, anche attraverso la pagina Pubblicazioni del sito web dello Studio De Marco.

 

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